[ composizioni tridimensionali ]
L’esperienza del mondo spesso consiste nell’osservare la sua rappresentazione attraverso un universo di immagini, trasformando a volte la realtà in un inganno. A tal proposito, prendendo spunto dal tradizionale pot-pourri (una mescolanza di fiori secchi) si propone una mescolanza di cose eterogenee, un miscuglio, un’accozzaglia di oggetti volutamente kitsch, banali e spesso di cattivo gusto, che non vogliono essere altro che i rapidissimi frame delle immagini che giornalmente colpiscono il nostro sguardo e immaginazione, restituendoci quella che crediamo essere la realtà. Immagini spesso prive di senso e slegate tra loro, che quotidianamente ci arrivano attraverso le nostre protesi tecnologiche e ci attraversano in un secondo, per far spazio, immediatamente dopo, a un altro oggetto, a un’altra immagine. Immagini che si sono qui materializzate, cristallizzate o, per meglio dire, che sono cadute -come meteoriti dallo spazio- dal flusso della rete, trasformandosi in composizioni dal carattere tridimensionale. Immagini divenute oggetti inermi senza più sfondo né scenario. Frammenti di storie destinate presto a essere dimenticate. Quasi come noi.